Napoli, De Laurentiis: "Nuovo allenatore? Ho una lista di 40 nomi. Italiano? Solo se dovesse rompere con la Fiorentina"

Il patron non si sbilancia sul nome del tecnico che dovrà sostituire Luciano Spalletti. E c’è sempre da capire il destino del direttore sportivo Cristiano Giuntoli

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
7 giugno 2023
Aurelio De Laurentiis (Ansa)

Aurelio De Laurentiis (Ansa)

Napoli, 7 giugno 2023 - Dopo le feste e le note dolci, per il Napoli arriva il momento di fare i conti con un futuro da costruire tra certezze, incognite e, soprattutto, un tricolore sul petto da onorare al massimo.

"Italiano? No, ma...”

La grana più grande resta la ricerca di un nuovo allenatore, con Aurelio De Laurentiis che man mano che passa il tempo dilata ulteriormente il range dei candidati: dalla decina si è passato alla ventina di unità fino ad arrivare ai 40 profili da esaminare nelle prossime settimane. Più che la caccia al nuovo tecnico sembra il casting (sempre aperto) per un reality show. Curiosamente, in questo elenco mostruoso non figura colui che, ad oggi, pare il candidato numero uno. "Nella mia lista non ho inserito Vincenzo Italiano": è questa la frase incriminata pronunciata dal patron durante la presentazione del secondo ritiro estivo, quello di Castel di Sangro, in programma dal 29 luglio al 10 agosto dopo quello ormai consueto di Dimaro (dal 14 al 25 luglio). Il patron si dimostra però un abile giocatore con le parole, perché subito dopo l'esclusione arrivano le motivazioni e la parziale apertura. "In questo momento so che è concentrato sulla finale di Conference League ed è giusto che sia così. Per questa ragione non lo considero, ma se Italiano decidesse di rompere gli equilibri con il suo club allora potrei anche prenderlo in considerazione". Un po' una questione di fair play, un po' tanto la voglia da parte di De Laurentiis di non sborsare neanche un euro per coprire clausole o penali per consegnare al Napoli un nuovo allenatore. "In realtà pensavo che Italiano fosse al suo ultimo anno in viola, invece ho scoperto che ha ancora un contratto forte e valido. A questo punto dovrò capire chi potrà sedersi al tavolo con noi, perché non ho intenzione di pagare: venire qui non è un obbligo". In questa specie di 'Indovina chi?' per capirci qualcosa in più delle mosse del sempre misterioso ADL allora, alla luce di queste dichiarazioni, tocca eliminare qualsiasi allenatore attualmente legato ad un altro club. La domanda diventa quindi un'altra: esistono allora ben 40 tecnici 'disoccupati' o il patron, come spesso succede, sta depistando un po' tutti? La verità magari sta nel mezzo. Di certo il casting per il nuovo direttore sportivo, verosimilmente, è più ristretto e, per certi versi, forse ancora più complicato. Prima però c'è da capire il destino di Cristiano Giuntoli, da mesi in orbita Juventus ma, per restare in ambito di contratti, ad oggi legato al Napoli fino al 30 giugno 2024: parole e musica di De Laurentiis che poi, dopo aver quasi rimproverato i giornalisti presenti in sala per fare domande non inerenti al ritiro in Abruzzo, aggiunge un dettaglio che si presta a diverse interpretazioni. "Di certo la prossima stagione non sarà incentrata sulla figura del direttore sportivo". Immaginare un De Laurentiis che conduce in prima persona il mercato azzurro non è proprio uno scenario né surreale né inedito all'ombra del Vesuvio.

A tutto Kvara: Europeo Under-21 e rinnovo all'orizzonte?

Oltre ai dirigenti, la rosa Napoli ha in questo momento anche altre spine. Tutti pensano al destino di Victor Osimhen, legato al club partenopeo fino al 2025 e quindi non proprio blindato in ottica mercato, eppure da proteggere da eventuali assalti c'è anche Khvicha Kvaratskhelia: probabilmente non per l'immediato, ma vietato cullarsi sugli allori, specialmente dopo aver sviscerato le parole del suo procuratore Mamuka Jugeli. "Il mio assistito ha un contratto lungo con il Napoli, ma ovviamente tutto si può sempre migliorare. A fine stagione incontreremo la società, ma ad oggi c'è la volontà comune di proseguire insieme: per farlo sarebbe utile trovare un accordo per siglare un contratto migliorativo per tutte le parti in causa". Insomma, il messaggio è chiaro e tondo: il timido ma deciso MVP del campionato vuole un riconoscimento sul piano economico. Prima però all'orizzonte c'è un appuntamento tanto atteso quanto temuto da De Laurentiis, notoriamente non proprio un grande estimatore degli impegni con le rispettive Nazionali dei suoi giocatori. "Kvara parteciperà all'Europeo Under-21: è un suo desiderio, a testimonianza del suo attaccamento alla Georgia". Possibile quindi che l'idolo principale della piazza, tanto per restare in tema di ritiri estivi, possa saltare la spedizione di Dimaro per essere poi invece presente a Castel di Sangro: magari con alle spalle un piazzamento importante negli Europei di categoria e un nuovo contratto con il Napoli. Di certo, almeno a detta del suo procuratore, l'appetito di Kvaratskhelia, che curiosamente un anno fa di questi tempi era ancora un emerito sconosciuto, non si è saziato dopo lo scudetto vinto da protagonista. Anzi: anche perché c'è da smentire subito chi parla di un boom, quello del classe 2001, destinato a subire un ridimensionamento col passare del tempo dopo il leggero calo già palesato nel girone di ritorno del campionato appena chiuso. "Il Napoli ha in rosa tanti giocatori provenienti da diverse parti del mondo: molti di essi hanno disputato tante partite e quindi una fase di flessione nell'arco di una stagione è più che lecita. Non penso però che Kvara abbia avuto un calo". Forse Jugeli è un po' di parte o forse semplicemente le difese avversarie hanno nel tempo imparato a contenere lo strapotere mostrato dal numero 77 nella prima parte del campionato: di certo per tutti, estimatori e detrattori, l'appuntamento è per l'anno prossimo, quello in cui l'intero Napoli sarà chiamato a ripetersi senza poter più puntare sull'effetto sorpresa. Prima ancora però la palla passa a De Laurentiis, che mai come ora ha in mano le redini dell'intera società. L'urgenza è la caccia a un nuovo allenatore, anche se di fatto il patron si è dato di tempo l'intero mese di giugno. Poi arriverà il momento di blindare i talenti più cristallini della rosa: qualcuno per evitare gli assalti di altre squadre, qualcun altro per eliminare il pericolo di fastidiosi 'mal di pancia'.

Leggi anche - Roland Garros 2023, Djokovic alla 45esima semifinale

Continua a leggere tutte le notizie di sport su