Napoli, blitz di De Laurentiis per Sousa: il tecnico può liberarsi dalla Salernitana

Per sostituire Spalletti il patron tenta l’allenatore portoghese, che entro il 20 giugno può svincolarsi dietro pagamento di 1,8 milioni

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
11 giugno 2023
Paulo Sousa (Ansa)

Paulo Sousa (Ansa)

Napoli, 11 giugno 2023 - Non sarà la quarantina millantata da Aurelio De Laurentiis, ma di certo qualcuno c'è in lizza per la panchina del Napoli: forse anche chi non ti aspetti e chi è ad oggi legato a un'altra squadra.

Sousa e la rottura con la Salernitana

E' il caso di Paulo Sousa, oggi tecnico della Salernitana, seppur con riserva. Non saranno infatti sfuggite alle orecchie più attente le parole pronunciate a fine stagione dall'allenatore granata: parole che lasciavano presagire un possibile divorzio estivo alla luce di un'importante divergenza con la società sugli obiettivi futuri e forse anche sull'imminente mercato. Certo, si tratta di dichiarazioni molto comuni in questa fase dell'anno, quella in cui tutti, anche a fronte di un contratto valido, si mettono in vetrina con la speranza che arrivi una chiamata importante. Chiamata che, nel caso di Sousa, in effetti è arrivata a inizio settimana: forse subito dopo la conferma da parte della Fiorentina di Vincenzo Italiano, che ha giurato fedeltà alla causa viola forse per non lasciare con l'onta delle due finali perse sul groppone. A quel punto, come in effetti anticipato appena poche ore prima, De Laurentiis ha eliminato dal suo listone il nome di Italiano per virare su allenatori stranieri. E non si tratta soltanto di un semplice gioco di parole: dalla cena con Rudi Garcia ai contatti con Christophe Galtier, senza tralasciare sullo sfondo (ma forse neanche tanto) un Rafa Benitez più intraprendente che mai che rilancia la sua candidatura tramite microfoni e telecamere. Non solo: in questa ridda è entrato a gamba tesa lo stesso Sousa, che nelle settimane scorse aveva parlato di ambizioni che, con tutto il rispetto del caso, al momento mal si sposano con una realtà comunque ambiziosa come quella della Salernitana. Il tecnico portoghese aveva dichiarato la sua intenzione di vincere scudetti e trofei, sottolineando senza troppi giri di parole che queste aspirazioni erano impossibili da raggiungere nella sua attuale squadra. Insomma, parole pesanti e in un certo senso di rottura con l'ambiente granata, che sia a livello di società sia di piazza ha tirato in mezzo un valore ormai piuttosto raro nel calcio: la gratitudine. In queste condizioni per Sousa sarebbe di fatto impossibile proseguire la sua avventura in granata. A prescindere dal blitz di De Laurentiis.

Il blitz di De Laurentiis

Blitz che è avvenuto con un incontro faccia a faccia che pare aver destato ottime impressioni al patron che, tanto per prestare fede al suo intento di non piombare a tradimento su allenatori sotto contratto con altri club, ha già informato di tutto Danilo Iervolino, il suo omologo in casa Salernitana. Quest'ultimo, proprio alla luce del rapporto di amicizia che lo lega ad ADL, pare non aver reagito nel migliore dei modi: difficile dargli torto, immaginando la ben nota 'diplomazia' del patron partenopeo a parti inverse. Fatto sta che il legame tra Sousa e la Salernitana in realtà non è così solido da chiudere le porte a qualsiasi tentazione. Anzi: il club granata ha esercitato l'opzione unilaterale per prolungare il sodalizio fino al 30 giugno 2025, ma il tecnico portoghese gode di una finestra temporale entro la quale decidere il da farsi. Finestra che rischia di affacciarsi seriamente sul Golfo di Napoli, con De Laurentiis che, per citare una frase diventata ormai un cult nel mondo del calcio, potrebbe passare presto alle cose formali. Sul piatto c'è già la bozza di un biennale con opzione per un ulteriore anno: segno della voglia di aprire un nuovo ciclo vincente e non di accontentarsi di una sorta di traghettatore dopo aver già raggiunto l'apice con lo scudetto. Di mezzo c'è però ancora l'ostacolo chiamato Salernitana: ostacolo che, curiosamente, si è rivelato tale anche nella corsa scudetto, con la festa azzurra rinviata di una manciata di giorni dopo l'1-1 del derby al Maradona. Anche stavolta, a dirla tutta, l'ostacolo non sembra così insormontabile: entro il 20 giugno è attiva la famosa finestra che Sousa potrebbe usare per svincolarsi. Già, ma come? Pagando una penale da 1,8 milioni. Qui si torna alle parole pronunciate in settimana da De Laurentiis, che aveva negato categoricamente l'intenzione di usufruire di una clausola rescissoria (e quindi di pagare) per procurare al Napoli un nuovo allenatore: possibile che in questo caso il patron abbia fatto un bluff o che all'epoca l'idea Sousa non fosse ancora balenata nella sua testa. Di certo il tecnico portoghese ben risponde all'identikit tracciato in queste ultime settimane - in maniera esplicita o meno - da ADL: allenatore giovane ma con già alle spalle una certa esperienza anche sul piano internazionale e, soprattutto, allenatore che si affida a un 4-3-3 puro, il modulo dei sogni. Oltre al freddo curriculum, a parlare per Sousa è anche il rendimento della Salernitana, una delle migliori squadre fin dal suo approdo in panchina. Gioco, risultati e valorizzazione della rosa: il tris a cui da sempre ambisce De Laurentiis. Certo, l'obiettivo dei granata era una salvezza più o meno tranquilla, come in effetti è stato al netto di qualche battuta a vuoto paradossalmente più contro le squadre di livello pari o inferiore che al cospetto delle big. Un difetto che ovviamente, in un eventuale futuro in azzurro, andrebbe subito corretto: lo scudetto del Napoli è stato figlio anche di un ruolino di marcia praticamente perfetto contro le medio-piccole, specialmente nella prima parte della stagione. Si tratta di discorsi ad oggi molto prematuri: prima c'è, nel caso, da mettere nero sul bianco per regalare ai partenopei un nuovo allenatore entro fine mese, praticamente la scadenza fissata da De Laurentiis in uno dei suoi tanti recenti interventi in pubblico. Chissà che, sempre nel caso, insieme a Sousa in azzurro non arrivi anche Boulaye Dia, che entro il 15 luglio può svincolarsi dietro pagamento di 25 milioni: prima però va ultimato (e si tratta di poco più di una formalità) il riscatto del senegalese dal Villarreal per 12 milioni.

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