Napoli-Milan, Garcia: "Basta confronti con il passato, ma dobbiamo crescere al Maradona"

Il tecnico francese risponde piccato ai continui paragoni con la squadra dello scudetto: "Siamo diversi, come lo sono i rossoneri. Ma stiamo migliorando e possiamo farlo ancora"

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
28 ottobre 2023
Rudi Garcia (Ansa)

Rudi Garcia (Ansa)

Napoli, 28 ottobre 2023 – Il trittico virtualmente indicato da Aurelio De Laurentiis per archiviare definitivamente la crisi sta per finire: lo sa bene Rudi Garcia, che contro Hellas Verona prima e Union Berlino poi ha guidato il suo Napoli verso vittorie pesantissime nei rispettivi ambiti di competenza. Adesso il livello di difficoltà sale vertiginosamente per gli azzurri, che domenica 29 ottobre alle 20.45 accoglieranno al Maradona un Milan a sua volta piuttosto incerottato nel corpo e nell'anima.

In via di guarigione

Nessuno meglio di Garcia poteva presenterare una sfida così delicata, quella che in un modo o nell'altro dirà qualcosa di più delle reali ambizioni degli azzurri in campionato. "C'è una percezione particolare sulla nostra stagione a causa degli scontri diretti disputati finora. Anche per questo motivo, domani abbiamo voglia di vincere: l'altra motivazione è che solo inanellando una striscia di successi di fila possiamo svoltare realmente". Per farlo il Napoli dovrà battere il Milan, una delle squadre che l'anno scorso ha creato più grattacapi ai futuri campioni d'Italia. "In realtà, entrambe le formazioni sono diverse. Molti lo dicono di noi: ritengono gli azzurri totalmente differenti rispetto a quelli della passata stagione e quindi, a maggior ragione, quella di domani sarà un partita totalmente inedita". Insomma, tra ironia e verità Garcia non lesina una stoccatina a coloro che continuano a fare paragoni tra il Napoli di oggi e quello di ieri, con il primo che in questi raffronti ne esce sempre con le ossa rotte nonostante un rendimento in crescita: seppur con diversi nei da correggere, di cui è consapevole proprio l'allenatore francese. "Fuori casa andiamo benissimo: o vinciamo o comunque riusciamo sempre a portare a casa risultati positivi. Al Maradona invece dobbiamo assolutamente migliorare il nostro rendimento. La questione però è diversa: avremmo voluto vincere tutte le gare disputate fin qui sia in campionato sia in Champions League, ma nessuna di esse per noi ha o ha avuto una valenza superiore alle altre". Ciò che è già successo però non si può cambiare: gli azzurri possono soltanto provare a raddrizzare il percorso futuro e per farlo dovranno cominciare a liquidare la mai banale pratica Milan, squadra che fonda le proprie fortune principalmente sulla catena sinistra. "Anche noi abbiamo le nostre armi: penso proprio al gioco che facciamo sugli esterni". Eppure, dati alla mano, il Napoli ha concretizzato soltanto il 15% delle azioni da gol prodotte e ha una difesa decisamente troppo perforata in proporzione alle occasioni concesse: due crucci belli grossi per il tecnico francese. "Le statistiche aiutano a capire ciò che è già molto visibile. Nel nostro caso, so che siamo leader per possesso palla, tiri effettuati e corner battuti, ma so anche - continua Garcia - che con questi numeri dovremmo avere una classifica migliore. Innanzitutto dovremmo essere più precisi nelle conclusioni e prendere meno gol: ultimamente vedo dei miglioramenti in entrambe le situazioni".

Il ritorno di Anguissa

Parlando della difesa, una bella prova sarà rappresentata dalla capacità di arginare Rafael Leao, che potrebbe aver bisogno di un 'trattamento' particolare da parte della retroguardia azzurra: il tecnico francese non la pensa così. "E' un ottimo giocatore, ma il Milan ha tanti altri elementi di tutto rispetto: concentrarci su uno solo di essi sarebbe un errore che ci farebbe perdere di vista la totalità di una squadra molto forte". Nonostante le precedenti risposte, Garcia viene ancora pungolato sul sempre presente confronto con il fresco passato: che il presunto problema del Napoli sia la mancanza di fame dopo la lunga festa scudetto? Anche in questo caso, si tratta di una questione che torna periodicamente a galla appena gli azzurri frenano. Anzi: nel capoluogo campano si parla di una squadra sazia, quella partenopea, anche dopo 2 vittorie di fila. "Se così fosse, sarebbe una cosa inconscia: la realtà parla invece di una formazione che ha ancora tante motivazioni. E' vero: devo motivarli a migliorare, ma gli atteggiamenti dei miei ragazzi sono quelli giusti e l'hanno dimostrato a Verona e a Berlino. Contro l'Union potevamo giocare meglio, ma come approccio siamo stati perfetti". Insomma, il Napoli di Garcia viene criticato (soprattutto dal fuoco amico) anche quando vince e convince. "Era importante portare a casa quelle due partite. Se è vero che possiamo crescere, allora quando lo faremo le vittorie saranno ancora più nette e facili da raggiungere". Chissà che il rientro dall'infermeria di André-Frank Zambo Anguissa, oltre a rispedire magari in panchina Jens Cajuste, non aiuti gli azzurri a fare quel passo ulteriore chiesto dalla piazza e dallo stesso Garcia. "Anguissa non può ancora disputare l'intera sfida e comunque mi fido di Cajuste, che a Verona è stato tra i migliori: a Berlino no, ma la fiducia non va persa per uno spezzone infelice di partita. Di questo deve esserne consapevole in primis lui stesso". Anche perché contro l'Union, al netto del risultato positivo, lo svedese non è stato l'unico sottotono. "Di norma non vogliamo allungarci, ma di fronte avevamo una squadra reduce da tante sconfitte di fila che alla fine ha giocato il tutto per tutto, occupando l'area di rigore. Non abbiamo sofferto molto - continua Garcia - ma offensivamente avremmo potuto fare meglio: di quella sera tengo comunque l'atteggiamento e la voglia, due ingredienti fondamentali per fare bene in Champions League, dove nessuna gara è scontata. Lo sta dimostrando anche il rendimento dello stesso Real Madrid, che contro lo Sporting Braga ha faticato più di noi". Si parlava di attacco: chi tra Giovanni Simeone e Giacomo Raspadori sostituirà Victor Osimhen? "Entrambi sono importanti dall'inizio o a partita in corso: per questo motivo devono rimanere concentrati e farsi trovare pronti". Come sempre, gran parte delle fortune del Napoli passeranno dalla verve di Khvicha Kvaratskhelia. "Ora è tornato ai suoi livelli e quando sta così bene può fare davvero la differenza in ogni momento. In realtà, mi aspetto tanto dai nostri esterni e quindi non solo da lui, perché tutti hanno in canna tanti gol ed assist".

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