Napoli, al via la missione Supercoppa tra emergenza infortuni e mercato
Si aggravano le assenze per Mazzarri, che rischia di perdere anche Demme, al centro di un curioso intreccio con la Fiorentina prossima avversaria
Napoli, 15 gennaio 2024 – Un anno fa, di questi tempi e in barba a qualsiasi scaramanzia, cominciava la lunga marcia di preparazione della festa scudetto: a distanza di relativamente poco tempo sul pianeta Napoli è cambiato tutto e l'unico spiraglio stagionale sul piano dei trofei da mettere in carniere per arricchire la bacheca, a meno di imprese in Champions League, è la Supercoppa Italiana, disegnata con un format destinato a continuare a far discutere. Poco male per gli azzurri, che si presentano all'appuntamento di Riyad con i galloni dei campioni in carica del campionato: il presente è molto diverso e, tra le tante difficoltà, deve fare i conti con una squadra numericamente ridotta all'osso.
Emergenza infortuni
L'ultima cattiva notizia piovuta sulla testa di Walter Mazzarri riguarda Diego Demme, l'eroe inatteso del derby con la Salernitana grazie all'assist sporco (e al centro delle polemiche a causa del contatto al limite con Loum Tchaouna). Manco il tempo di gustarsi una rinascita sul campo che potrebbe cambiare anche il corso degli eventi sul mercato che il tedesco torna a fermarsi a causa di un risentimento muscolare capitato praticamente al primo allenamento in Arabia Saudita. Piove sul bagnato sul tecnico toscano, costretto a rifare la conta dei superstiti: ai lungodegenti Alex Meret, Mathias Olivera e Natan, con quest'ultimo rimasto addirittura a Castel Volturno per portare avanti la riabilitazione, si era già aggiunto dopo il derby Jens Cajuste, le cui condizioni andranno valutate, seppur al momento con scarse possibilità di recupero. Senza contare ovviamente i forfait ormai consueti e già metabolizzati di Victor Osimhen e André-Frank Zambo Anguissa, attualmente in Coppa d'Africa. Insomma, le scelte sono ridotte all'osso ma, paradossalmente, il Napoli quest'anno è abituato fin dalle primissime battute stagionali a gestire uno scenario del genere, forse il meno colpevole della prima parte di annata decisamente al di sotto delle aspettative. Anzi, paradossalmente qualche insperata risorsa in più, magari aspettando notizie dal mercato, può arrivare proprio dalle cosiddette seconde linee, coloro che nei prossimi mesi si giocheranno gran parte del loro futuro in azzurro. I primi indiziati in tal senso sono Gianluca Gaetano e Alessio Zerbin, gli eterni giovani che tanto giovani non sono più e che giustamente attendono di conoscere il proprio destino in azzurro: destino che difficilmente sarà roseo se l'ambizione sono la titolarità o il cosiddetto posto fisso. Eppure, il nuovo Napoli che nascerà in estate, paradossalmente, vede più incerti nella permanenza determinati big, a maggior ragione in caso di mancato accesso a una zona Champions League tornata vicina dopo l'ultimo turno di campionato, rispetto ai comprimari, che servono per fare numero, per allungare le rotazioni e la competitività della rosa e che, tranne rari casi di solito a firma del vivace procuratore Mario Giuffredi, non reclamano spazio o puntano i piedi.
Dilemma Demme
Il resto lo farà il mercato, che finora ha portato a Castel Volturno il solo Pasquale Mazzocchi: una meteora di 4' nella disfatta di Torino che avrà sicuramente voglia di riscattarsi nell'immediato futuro. Poi, nelle prossime ore, sarà la volta di Hamed Junior Traorè, atteso a breve nel capoluogo campano per iniziare l'iter delle visite mediche che, mai come in questo caso, sarà tutt'altro che una formalità: l'ivoriano è infatti reduce da uno stop forzato per aver contratto la malaria. Il recupero sembra terminato e andato a buon fine, ma in questi casi la prudenza è d'obbligo: a maggior ragione per un Napoli che si è sbarazzato in fretta di Eljif Elmas e che ancora cerca un sostituto, individuato proprio nell'ex Sassuolo dal tormentato passato sul fronte documenti. Poi il mercato degli azzurri potrebbe proseguire con un altro colpo sempre all'altezza della mediana, il reparto più corto a causa di infortuni, beghe di mercato e giocatori integri ma in netto calo rispetto al recente passato. Tutto conduce ad Antonin Barak, che curiosamente il Napoli vedrà da vicino giovedì sera, giorno della semifinale di Supercoppa contro la Fiorentina. Per ora i viola hanno sempre risposto picche ai primi approcci tentati dai partenopei, che in questo strano intreccio del destino avevano messo sul piatto anche il cartellino di Demme, che piaceva a più riprese alla società toscana, che di fatto lo aveva 'scovato' per prima ai tempi del Lipsia. La scelta del tedesco ricadde anche per suggestioni affettive e di tifo sul Napoli, squadra nella quale in realtà nel tempo, pur entrando nella storia grazie al recente scudetto, avrebbe trovato pochissimo spazio. Smaltita la festa tricolore, fin dalla scorsa estate Demme non ha nascosto la voglia di cambiare aria per giocare di più, ma quasi come in un gorgo ipnotico i continui infortuni (tra cui quello dell'ultimissima ora) frenano sul nascere qualsiasi velleità: compresa quella che vedrebbe il classe '91, un buon 'soldatino' della mediana, come possibile 'nuovo acquisto' interno per gennaio. Poi ci sarebbe un discorso ancora più lungo e complesso da fare su Piotr Zielinski, che in queste ore il Napoli sta provando a convincere sul fronte rinnovo. La situazione appare però ormai ben definita: il polacco, tra l'altro duramente attaccato da Aurelio De Laurentiis nelle scorse settimane, sembra sempre più orientato a legarsi a zero all'Inter a partire da luglio. In ogni caso, l'immediato futuro sarà azzurro e da qui a giugno il Napoli avrà comunque bisogno di ogni sua unità per risollevare le sorti di una stagione partita malissimo. Il menù, nonostante siano venute meno la lotta per lo scudetto (mica poco) e la Coppa Italia, in fondo è ancora interessante e ricco: la prima portata sarà proprio l'imminente Supercoppa, un palliativo rispetto alle ambizioni estive che servirebbe però ad arricchire la bacheca del club partenopeo. Si passerà poi al prosieguo della scalata in campionato verso le aree più nobili prima di rituffarsi nella Champions League per sfidare il Barcellona, che fa paura ma forse non come anni fa. Insomma, di carne al fuoco ce n'è: a patto di recuperare presto le unità mancanti oggi.
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