Napoli, colpo di scena in attesa del mercato: Conte reintegra Gaetano

La stasi in entrata, al netto dell'arrivo di Neres, non si sblocca e così il tecnico azzurro riammette in rosa il prodotto del vivaio, che però potrebbe ancora tornare al Cagliari

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
21 agosto 2024
Gianluca Gaetano (Ansa)

Gianluca Gaetano (Ansa)

Napoli, 21 agosto 2024 - Se il mercato, almeno in determinate aree del campo, non si sblocca non è detto che non esistano soluzioni a portata di mano. Se è vero che in casa Napoli qualcosa si muove, con David Neres ormai ufficiale per un affare da 28 milioni con il Benfica e da 3 milioni per quanto riguarda l'ingaggio fino al 30 giugno 2028 (con opzione per un'ulteriore stagione), in mediana e al centro dell'attacco la stasi prosegue nonostante parlare ora di immobilismo sia errato. E non è un modo di dire: ancora una volta Giovanni Manna sembra in procinto di partire alla volta di Londra per provare a sbloccare gli affari Romelu Lukaku e Billy Gilmour, le due priorità (insieme al più defilato Scott McTominay) per Antonio Conte, insediatosi da poco tempo sulla panchina azzurra ma di fatto già tra più fuochi. Da una parte il tecnico salentino non sta facendo nulla per nascondere il proprio malcontento per come il club partenopeo sta gestendo la sessione, soprattutto a livello di tempistiche, ma dall'altra urge non fornire alibi a una squadra apparsa in uno stato psicofisico allarmante. In questo delicato equilibrio il Napoli sta preparando l'esordio casalingo contro il Bologna, un match delicato perché correrà su fili ad alta tensione: il sostegno del Maradona sarà totale, e non potrebbe essere altrimenti per una stagione (e un progetto) appena alle prime battute, ma un eventuale passo falso potrebbe aprire subito una contestazione e l'ennesima frattura tra società e piazza. Di certo l'esordio choc in casa del Verona non ha aiutato ad appianare i vecchi contrasti, aggiungendone di nuovi che finiscono con il coinvolgere anche Conte, che tra scelte tecniche e dialettiche non sta convincendo come auspicato al momento della firma. Lo stesso Conte, al di là delle notizie che arriveranno dal mercato da qui a domenica sera, ha forse capito che per il Napoli non è (ancora) il momento degli esperimenti e delle scommesse. L'eccezione potrebbe essere rappresentata da Neres, che sarà pronto (almeno) per la panchina: sempre a meno che da qui al prossimo weekend dal viaggio a Londra (l'ennesimo) di Manna non arrivino buone nuove dal fronte Lukaku, a sua volta comunque eventualmente da verificare dal punto di vista fisico alla luce dei tanti mesi trascorsi ad allenarsi da solo da separato in casa con il Chelsea. Dunque, per provare ad aprire bene la stagione a Fuorigrotta meglio andare sul sicuro, facendo leva anche sul fattore appartenenza, che in questi casi non guasta: nessun ritorno di fiamma con Lorenzo Insigne, bensì il reintegro in rosa (momentaneo o meno) di Gianluca Gaetano.  

Il ritorno (con punto interrogativo) di Gaetano

  L'accostamento con il Magnifico non è casuale, perché al momento dell'esplosione del classe 2000 nelle giovanili azzurre (un serbatoio per la verità tutt'altro che fecondo) i paragoni con l'allora numero 24 si sprecavano nonostante ruolo e caratteristiche tecniche e fisiche fossero piuttosto diverse. I confronti nel calcio, si sa, sono spesso deleteri: a maggior ragione in piazze roventi come quella partenopea dove tutto, da 40 anni, ruota intorno a un certo Diego Armando Maradona. Lo stesso Insigne a suo tempo ha faticato non poco per emergere, con la bella beffa di aver svestito l'azzurro proprio a ridosso della festa scudetto: beffa tra l'altro condivisa con diversi pezzi da novanta del ciclo precedente del Napoli, quello bello ma non vincente. Gaetano invece ha avuto la bravura e la fortuna di ritrovarsi nella rosa del tricolore, riuscendo anche a fornire il proprio contributo nelle rotazioni e con il gol siglato all'Inter, il primo in Serie A, nell'indimenticabile maggio 2023 in quella che, con il senno di poi, sarebbe diventata la staffetta del tricolore: gol tra l'altro non banale, perché contribuì a firmare l'ennesimo record di quella stagione degli azzurri, con tutte le 19 avversarie battute tra andata e ritorno. Di dimenticabile ci sarebbe stata la stagione successiva, sia per il classe 2000 sia per gli azzurri in generale, che di record, ma stavolta in negativo, ne avrebbero messi a referto tanti altri. In un naufragio collettivo sportivo, si sa, i primi a pagarne lo scotto sono i giovani e i comprimari e così a febbraio Gaetano viene mandato in prestito al Cagliari, dove senza più pressioni eccessive esplode siglando 4 reti e 1 assist in appena 750' in campo spalmati in 11 presenze. Numeri importanti che, una volta esaurita la finestra trascorsa in terra sarda, sembravano il preludio al rilancio della carriera in azzurro di Gaetano, invece subito accantonato da Conte, seppur in buona compagnia: basti pensare che ad oggi, nel calderone dei fuori rosa, figurano anche Mario Rui (a un passo dal San Paolo), Michael Folorunsho e, soprattutto, un certo Victor Osimhen. Proprio il suo decisionismo estremo sembrava a Conte la soluzione migliore per smuovere le acque in uscita, diventate ormai torbide. Invece tutti i reietti sono sospesi in un limbo tra richieste esose del club partenopeo e acquirenti che latitano. Il caso di Gaetano, a lungo conteso tra Parma e Cagliari, è però diverso, al punto che è servito l'intervento verbale del suo agente per scremare la lista delle pretendenti: l'agente in questione, il volitivo Mario Giuffredi, ha eliminato dall'elenco i ducali, sancendo per il suo assistito o il ritorno in Sardegna, l'isola felice (in tutti i sensi) della sua carriera, o la permanenza al Napoli. I rossoblù restano vigili su una trattativa che, come di consueto in questi casi (e in Italia), potrebbe chiudersi a ridosso del gong della sessione di calciomercato, ma intanto Conte 'riabilita' Gaetano e lo riammette a pieno titolo nell'elenco dei giocatori abili e arruolabili per i prossimi impegni, a cominciare da quello contro il Bologna, diventato dopo il crollo del Bentegodi già un primo snodo cruciale della stagione. Cruciale per il Napoli, per Conte, ma anche per Gaetano, che verosimilmente si giocherà le ultime chance di rimanere in azzurro, magari con vista sul rinnovo.Leggi anche - Juventus, si cerca l'intesa con il Barcellona per Chiesa  

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