Conte deluso: "Napoli, mi aspettavo di più"

Il tecnico non nasconde i problemi: "Speravo in qualche sorpresa, non è arrivata. Ci vorranno mesi, forse un anno per risalire"

di DORIANO RABOTTI -
18 agosto 2024
Conte deluso: "Napoli, mi aspettavo di più"

Antonio Conte, 55 anni, alla prima stagione sulla panchina del Napoli

Pronti, via, e riecco l’Antonio Conte dubbioso, perché furioso sarebbe troppo onestamente. Però è chiaro che il mercato ancora irrisolto del Napoli non lascia tranquillo l’ex di Juve e Inter, e come tradizione lui non le manda a dire: "Mi aspettavo una situazione migliore di quella che ho trovato, speravo di avere delle sorprese che non sono arrivate. Non dico che siamo all‘anno zero del Napoli, ma in una situazione molto vicina allo zero. Non mi spaventa, ma è meglio essere chiari anche con i tifosi che devono sapere bene la situazione. Su questo chiedo grande unità e compattezza per riportare il Napoli competitivo, ci vorranno tre mesi, sei, un anno non so, ma per ora so che incontreremo forti difficoltà".

La prima conferenza stampa alla vigilia del campionato è già una sirena d’allarme che suona, anche se l’impressione è che gran parte dei dubbi siano legati all’arrivo ancora non perfezionato di Lukaku. O meglio, alla mancata partenza di Osimhen che tiene bloccate le manovre in entrata. Quando arriverà Romelu, sicuramente al tecnico del Napoli il futuro sembrerà migliore. "È da più di un mese che lavoriamo, mi soddisfa ciò che sto facendo con la squadra, ho trovato ragazzi che hanno voglia di lavorare, crescere singolarmente. Questo mi aiuta, mi dà entusiasmo. Sul mercato sapete benissimo che è molto complicato, dispiace. È una situazione bloccata, non posso dire altro. Il mantra nostro è di dare il 200%, dobbiamo andare oltre i nostri limiti, tutti, perché è un momento critico per il Napoli, il presidente ha parlato di ricostruzione - ha aggiunto Conte –. Io ho fatto le mie valutazioni e gli do perfettamente ragione, c’è bisogno di una ricostruzione totale, dalle fondamenta. Una rosa che comunque mette sul mercato 10-12 giocatori, significa che c’è una ricostruzione in atto e come ogni ricostruzione serve pazienza, umiltà, anche dell’ambiente stesso, capire il momento ma non farci contagiare dall’entusiasmo".

Basta pensare al passato, per quello: "Noi non dobbiamo pensare che l’anno scorso sia stato un caso, non è frutto di un caso, ve lo garantisco. A chi pensa sia stato frutto di sfortuna o altre situazioni, dico occhio che la classifica parla chiaro così come il distacco dalle altre, distacchi siderali. Chi pensa sia solo sfortuna è lontano dalla verità".

Oggi Verona e Napoli, avversarie tradizionali al centro di momenti goliardici ma anche un po’ troppo violenti in passato, saranno unite almeno nel ricordo di Giuliano Giuliani. Prima della gara di oggi alle 18.30 sul prato del Bentegodi sarà ricordato l’ex portiere dell’Hellas Verona e del Napoli, con la presenza allo stadio della figlia Gessica, che riceverà una maglia ricordo di entrambi i club.

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