Mercato Napoli, a un passo Ngonge: cifre e dettagli

A sorpresa gli azzurri superano la Fiorentina nella corsa al giocatore del Verona. L’affare potrebbe spingere Politano all'Al-Shabab

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
16 gennaio 2024
Cyril Ngonge (Ansa)

Cyril Ngonge (Ansa)

Napoli, 16 gennaio 2024 – Chissà quanto c'entri la carica fornita dalla vittoria all'ultimo respiro ottenuta contro la Salernitana con questa accelerata sul mercato che sta plasmando un nuovo Napoli intenzionato a raddrizzare una stagione partita malissimo. In principio era stato Pasquale Mazzocchi, il puntello per la difesa arrivato per dare un cambio a capitan Giovanni Di Lorenzo: il debutto del terzino, durato appena 4' prima della sciagurata espulsione rimediata a Torino, ha per ora rimandato qualsiasi giudizio positivo. Poi toccherà ad Hamed Junior Traorè, il sostituto designato di Eljif Elmas che dovrebbe portare qualità e quantità al reparto mediano, uno di quelli più in flessione rispetto ai fasti di un anno fa. Infine, a completare il quadro di un rinforzo per reparto, forse il minimo da fare per consegnare a Walter Mazzarri una squadra più fresca e competitiva per risalire in classifica, sarà Cyril Ngonge, il jolly di attacco improvvisamente a un passo dal vestirsi di azzurro.

Ngonge a un passo

Il belga, l'ennesimo gioiello messo sul mercato dall'Hellas Verona, sembrava a un passo dalla Fiorentina, che a sua volta cercava un profilo simile: un esterno destro di piede mancino capace di ricoprire praticamente qualsiasi ruolo in zona offensiva. Compreso quello di punta centrale alla luce di un ottimo senso del gol, quello che in questa stagione fa difetto al Napoli. Da qui la zampata delle ultimissime ore, con l'accordo trovato tra i due club sulla base di 19 milioni lordi (circa 15 milioni più bonus): praticamente la base d'asta fissata fin dall'estate dal Verona, che si è convinto a cedere il classe 2000 (per la verità già da tempo in uscita) anche grazie al blitz di Aurelio De Laurentiis, notoriamente il vero uomo mercato del Napoli, il cui intervento è stato decisivo anche per superare i 18 milioni messi sul piatto dal Bournemouth, da cui curiosamente proviene Traorè. Per Ngonge e i suoi desideri, l'ultimo (piccolissimo) ostacolo per la buona riuscita dell'operazione, è invece pronto un contratto fino al 30 giugno 2028 sulla base di 1,2 milioni. Come sempre, dopo un'entrata di mercato è il turno di pensare alle uscite, calcolando che la corsia destra rischia poi di sovraffollarsi. I riflettori, a operazione avvenuta, passeranno su Jesper Lindstrom e soprattutto Matteo Politano, da tempo corteggiato dall'Al-Shabab, che curiosamente mette sul piatto una cifra analoga a quella che sarà versata nelle casse del Verona. A sentire il procuratore Mario Giuffredi la priorità va sempre al Napoli: a patto però di scongelare quel rinnovo-premio per lo scudetto rimasto di fatto in un cassetto fin dall'estate. L'alternativa, sempre a detta dell'agente, è l'addio, da consumarsi addirittura subito. In questo caso la palla ritornerebbe al club partenopeo e in particolare a De Laurentiis, il deus ex machina di qualsiasi decisione di mercato, semmai la cosa non fosse ancora chiara. Il patron, notoriamente, non ama cedere a metà stagione i pezzi pregiati della rosa, cosa che, rendimento alla mano (7 gol e 5 assist in 26 presenze), ad oggi è Politano, uno dei pochi ad aver mantenuto più o meno gli stessi numeri dell'anno scorso: togliere questo bottino a una squadra che già fa una fatica tremenda a segnare potrebbe essere un passo falso non da poco. Certo, ci sarebbe, anzi, ci sarà l'apporto di Ngonge, ma notoriamente l'impatto in un grande club, dalle altissime ambizioni, di un giocatore abituato a lottare per altri obiettivi e con meno pressioni è tutto da verificare: ne sa qualcosa proprio Lindstrom, sbarcato in estate nel capoluogo campano più o meno con le stesse aspettative che oggi porta con sé il belga, che finora ha raccolto un bottino di 6 gol e 2 assist in 21 presenze, che però garantisce già un'ottima conoscenza del calcio italiano. Mica poco, soprattutto a gennaio.

Samardzic si allontana

Se queste sono le note positive, quelle dolenti possono riguardare le tempistiche, con il Napoli che si presenterà alla Supercoppa Italiana, sulla carta l'unica possibilità di arricchire la bacheca, sempre a meno di exploit in Champions League, con una rosa ricca di voragini. Il mercato però, si sa, lo fanno i venditori sia nei prezzi sia nelle tempistiche. Così è stato ed è anche per Lazar Samardzic, che a questo punto si allontana ulteriormente. E' infatti improbabile che De Laurentiis decida di aprire il portafogli anche per il serbo dopo l'esborso non da poco per Ngonge: senza contare l'inserimento della Juventus, che ha fatto leva sul punto debole (o forte, a seconda dei punti di vista) del classe 2002, la famiglia e in particolare suo padre. E' invece decisamente più plausibile un nuovo tentativo per accaparrarsi Antonin Barak, un profilo di altro livello (ed età) che, Fiorentina permettendo, dovrebbe avere costi più contenuti: ogni discorso è comunque rimandato a dopo il match di Supercoppa, valido per la prima semifinale. Possibile che alla fine, contro ogni pronostico, invece l'oggetto del desiderio Samardzic resti all'Udinese fino a giugno, quando poi verosimilmente si aprirà un altro capitolo della saga. A quel punto, le carte in tavola potrebbero sparigliarsi ancora e, tramite l'ennesimo colpo di scena, rimettere in corsa il Napoli, che in estate potrebbe dover gestire il buco lasciato da Piotr Zielinski, di cui il serbo sembra il miglior erede possibile. L'indizio a tal riguardo lo ha fornito l'Inter, che prima, pochi mesi fa, è stata a un passo dal giovane e che oggi pare aver messo le mani sull'esperto, che a sua volta il Napoli sta facendo di tutto per non perdere nonostante le operazioni di restyling che avranno luogo nella bella stagione. Anche questa è un'altra storia tutta da scrivere, con l'epilogo che potrebbe riservare ancora qualche colpo di scena. Le sorprese sono invece escluse sui fronti Ngonge e Traorè, i prossimi due colpi di mercato che saranno battuti da un Napoli che vuole risalire la china per l'immediato futuro ma anche a lungo termine.

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