Napoli-Salernitana, probabili formazioni e dove vederla in tv

Azzurri a caccia della rinascita nel derby campano, con Simeone che sorpassa Raspadori per ritrovare quel gol che manca da tre partite

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
12 gennaio 2024

Giovanni Simeone (Ansa)

Napoli, 12 gennaio 2024 - Come cambiano i tempi: nella scorsa stagione la gara contro la Salernitana, capitata nella coda del campionato, metteva in palio per il Napoli il primo match point scudetto, poi gettato alle ortiche alla luce di un 1-1 che tuttavia, dopo appena pochi giorni, non avrebbe guastato la festa di un'intera piazza. Oggi il derby campano, in programma sabato 13 gennaio alle 15 al Maradona, si presenta come un match di medio-bassa classifica che a qualche tifoso azzurro molto pessimista (forse fin troppo), in caso di sconfitta, fa presagire anche scenari tetri in ottica salvezza per i campioni d'Italia, reduci da diversi giorni trascorsi in ritiro per provare a uscire dalla crisi.  

Le probabili formazioni

  Napoli (4-3-3): Gollini; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Cajuste, Lobotka, Zielinski; Politano, Simeone, Kvaratskhelia. Allenatore: Mazzarri Salernitana (3-4-2-1): Costil; Daniliuc, Fazio, Gyomber; Sambia, Legowski, Martegani, Bradaric; Candreva, Tchaouna; Simy. Allenatore: F. Inzaghi

Orario e dove vedere la partita in tv

  Napoli-Salernitana (fischio d'inizio alle 15) sarà trasmessa in diretta in esclusiva da DAZN, la cui app è disponibile anche sui dispositivi TIMvision Box, Amazon Fire TV Stick, Google Chromecast, PlayStation 4/5 e Xbox (One, One S, One X, Series X e Series S). Gli abbonati di Sky potranno invece vedere la partita tramite l'app presente sul decoder Sky Q o sul canale 214 dopo aver attivato ZONA DAZN.

Qui Napoli

  Agli infortunati Mathias Olivera, Natan, Alex Meret e Gianluca Gaetano e agli indisponibili Victor Osimhen e André-Frank Zambo Anguissa, impegnati in Coppa d'Africa, si aggiunge Pasquale Mazzocchi, il neo acquisto che nella sciagurata trasferta di Torino ha fatto appena in tempo a debuttare, a giocare 4' e poi ad andare subito fuori a causa di un fallo senza senso su Valentin Lazaro: per il terzino, che se l'è cavata con una sola giornata di squalifica a fronte di un'entrata forse più sciocca che violenta, salta così l'immediato incrocio con il suo fresco passato, pur con la beffa di mantenere la diffida pendente una volta scontato il turno di stop. Insomma, nei 4' disputati da Mazzocchi, ovviamente almeno per il momento, c'è la fotografia delle ultime due sessioni di mercato condotte dal Napoli, con giocatori sbarcati a Fuorigrotta senza dare l'apporto utile sperato e auspicato per la squadra chiamata a difendere il titolo. Il discorso, classifica alla mano, è ormai andato: ora per gli azzurri c'è da tentare la rimonta sulla zona Champions League, attualmente distante 5 punti: tanti e pochi nello stesso tempo. Molto dipenderà proprio dai partenopei, che nella loro versione peggiore, quella 'ammirata' allo Stadio Olimpico Grande Torino tra l'altro sotto gli occhi di Antonio Conte, oggetto del desiderio di Aurelio De Laurentiis per la panchina, avrebbero poche chance di qualificarsi anche in Conference League. Qualcosa della squadra che ha dominato lo scorso campionato però esisterà ancora ed è proprio su questo tasto che dovrà far leva Walter Mazzarri, che ha un solo dubbio da sciogliere per il derby, l'ultima gara prima della partenza per l'avventura in Supercoppa: al momento Giovanni Simeone, l'uomo dai gol facili, ha scavalcato nel ballottaggio Giacomo Raspadori e sembra il prescelto per provare a interrompere un digiuno record di ben 3 partite di fila che non si registrava dal 2009. Insomma, oggi agli azzurri occorrono giocate semplici e meno di fino: da qui la probabile virata sul Cholito, che nel caso sarebbe assistito da Matteo Politano e Khvicha Kvaratskhelia. Tutto fatto invece negli altri reparti: quello mediano vedrà di scena Jens Cajuste, Stanislav Lobotka e Piotr Zielinski, mentre la difesa a protezione di Pierluigi Gollini sarà composta da capitan Giovanni Di Lorenzo, Amir Rrahmani, Juan Jesus e Mario Rui.

Le dichiarazioni di Mazzarri

  Che il Mazzarri accampa scuse avesse fatto posto a uno più responsabile delle proprie azioni era già chiaro al momento del secondo insediamento sulla panchina azzurra: la deblacle di Torino ha scoperto ulteriormente la novità. "E' stata tutta colpa mia: la squadra stava crescendo, ma forse con il preparatore abbiamo fatto un richiamo troppo forte di cui poi si sono visti i risultati in campo". Eppure, neanche il ritiro scelto da De Laurentiis ha scalfito l'ottimismo manifestato almeno pubblicamente dal tecnico toscano. "Mi è piaciuta la settimana di lavoro che abbiamo fatto, ma come sempre il verdetto definitivo lo emetterà la partita, nella quale conterà anche l'aiuto del nostro pubblico: poi, se le cose andranno male, sarà giusto fischiare, ma non prima della fine". In attesa di tastare il polso al Maradona, Mazzarri prova a sistemare una difesa nella quale sembrano mancare diversi ingredienti. "Andiamo in difficoltà in diversi frangenti delle gare e anche nel gioco aereo: qualcosa ce l'ha tolto indubbiamente il mercato estivo, ma bisogna provare a fare di necessità virtù con ciò che c'è a disposizione oggi".

Qui Salernitana

  Nonostante il perdurante ultimo posto e la recente, beffarda, sconfitta all'ultimo minuto contro la Juventus, la Salernitana è in netta crescita e continua a credere alla rimonta salvezza, da proseguire senza lo squalificato Giulio Maggiore, gli infortunati Boulaye Dia e Lorenzo Pirola e Lassana Coulibaly e Jovane Cabral, impegnati in Coppa d'Africa. In realtà, anche la situazione legata alle condizioni di Grigoris Kastanos ed Emil Bohinen va monitorata: nella migliore delle ipotesi, Filippo Inzaghi, che per il momento ha blindato la sua panchina, potrebbe recuperare i due soltanto per la panchina. Non a caso, la formazione è presto fatta: tra i pali ci sarà ancora Benoit Costil, ormai il nuovo titolare, protetto da Flavius Daniliuc (in ballottaggio con Dylan Bronn), Federico Fazio e Norbert Gyomber, con Junior Sambia e Domagoj Bradaric come quinti di un 3-4-2-1 che in mezzo al campo vedrà Mateusz Legowski e Agustin Martegani, insidiato dal volto nuovo Niccolò Pierozzi. L'unica punta sarà invece il redivivo Simy, innescato dalla fantasia di capitan Antonio Candreva e del sempre più interessante Loum Tchaouna: sempre a meno di sorpasso dell'ultimo minuto di Chukwubuikem Ikwuemesi.  

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