Napoli-Verona, probabili formazioni e dove vederla in tv

Ennesimo match delicato per gli azzurri, la cui vigilia viene infiammata dal blitz a sorpresa in conferenza stampa di De Laurentiis, una furia contro tutto e tutti

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO
3 febbraio 2024
Aurelio De Laurentiis (Ansa)

Aurelio De Laurentiis (Ansa)

Napoli, 3 febbraio 2024 - L'ultima volta al Maradona era stato necessario un guizzo all'ultimo respiro per liquidare la pratica Salernitana, squadra sulla carta molto più debole: domenica 4 febbraio alle 15, ancora a Fuorigrotta, il Napoli proverà ad avere la meglio sull'Hellas Verona con decisamente meno ansie e patemi in quello che sarà l'ennesimo esame cruciale per una squadra che non vuole proprio saperne di ingranare.  

Le probabili formazioni

  Napoli (4-3-3): Gollini; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Cajuste; Politano, Simeone, Kvaratskhelia. Allenatore: Mazzarri Hellas Verona (4-2-3-1): Montipò; Tchatchoua, Magnani, Dawidowicz, Cabal; Sardar, Duda; Tavsan, Suslov, Folorunsho; Noslin. Allenatore: Baroni

Orario e dove vedere la partita in tv

  Napoli-Hellas Verona (fischio d'inizio alle 15) sarà trasmessa in diretta in esclusiva da DAZN, la cui app è disponibile anche sui dispositivi TIMvision Box, Amazon Fire TV Stick, Google Chromecast, PlayStation 4/5 e Xbox (One, One S, One X, Series X e Series S). Gli abbonati di Sky potranno invece vedere la partita tramite l'app presente sul decoder Sky Q o sul canale 214 dopo aver attivato ZONA DAZN.

Qui Napoli  

 Dopo l'eliminazione della Coppa d'Africa del suo Camerun, Walter Mazzarri riabbraccia André-Frank Zambo Anguissa, pronto a piazzarsi a centrocampo insieme a Stanislav Lobotka e Jens Cajuste: niente da fare invece per Piotr Zielinski, ai box per un affaticamento muscolare ma in realtà ormai ai margini del progetto per l'imminente firma che lo legherà all'Inter a partire dalla prossima estate. Saranno indisponibili anche Victor Osimhen, che proprio ieri ha festeggiato con la sua Nigeria il prosieguo del torneo continentale e gli infortunati Alex Meret e Mathias Olivera, mentre Natan è tornato in gruppo ma probabilmente la sua presenza non andrà oltre la panchina: il reparto arretrato sarà infatti composto da Pierluigi Gollini, capitan Giovanni Di Lorenzo, Amir Rrahmani, Juan Jesus (insidiato da Leo Ostigard) e Mario Rui per una linea che dovrebbe tornare a quattro dopo i recenti esperimenti a tre che hanno dato buone risposte per la difesa ma che hanno ulteriormente spento l'attacco azzurro. Attacco che a destra vedrà Matteo Politano, a sinistra Khvicha Kvaratskhelia e al centro uno tra Giovanni Simeone e Giacomo Raspadori, con l'ex di turno in pole position dopo il turno di squalifica scontato contro la Lazio così come il georgiano.

Le dichiarazioni di De Laurentiis e Mazzarri  

 Cambio di programma rispetto alla tabella di marcia iniziale: nella consueta conferenza stampa della vigilia, spostata di qualche ora, spunta anche la sagoma di Aurelio De Laurentiis, che ne approfitta per fare il punto della situazione in casa Napoli a mercato chiuso. Il primo tema trattato riguarda le liste. "La decisione è figlia delle imposizioni della UEFA. Abbiamo dovuto fare delle rinunce, come quella a Zielinski, di cui mi dispiace: è un ottimo giocatore e una grande persona, ma da luglio non sarà più con noi e quindi bisogna cominciare anche a programmare il futuro. Da parte mia non c'è stata quindi alcuna ripicca". Si passa poi al mancato arrivo di un difensore (individuato in Nehuen Perez) e di un esterno. "Mi piaceva un giocatore del Genoa (Radu Dragusin, ndr), che ha poi preferito andare in Inghilterra. A quel punto ho ripiegato su Perez, ma poi mi sono rotto e non se n'è fatto più nulla anche perché nel frattempo Mazzarri ha varato la difesa a tre e quindi Ostigard è tornato di attualità. Quanto all'esterno alternativo a Kvaratskhelia o Politano, la gente forse dimentica che in estate ne abbiamo preso uno (Jesper Lindstrom, ndr) che ha tante presenze nella sua Nazionale e che è più che altro un'ala". Chiuso lo show di De Laurentiis, il microfono passa a Mazzarri: probabilmente per l'ultima volta in stagione, come preannunciato dal patron, in polemica con le regole volute dalla Lega. "Vedrete domani quale sarà il modulo scelto. Al di là dello schieramento, la crescita della squadra era cominciata nelle settimane prima, quando in alcune partite avevamo raccolto meno di quanto creato: cito su tutte quella col Monza. Nelle ultime però abbiamo prodotto meno e non va bene: bisogna essere più arrembanti in zona gol, magari cominciando a tirare di più da fuori senza cercare per forza il triangolo o comunque la giocata di fino". Insomma, Mazzarri vuole un Napoli più spada che fioretto per provare a svoltare finalmente la stagione: a cominciare dalla gara con il Verona. "E' una squadra ostica e per questo motivo sarà importante provare a sbloccarla subito. L'obiettivo è risalire fino al quarto posto, anche se non sarà semplice: io la classifica non la guardo, ma so che ci mancano 3-4 punti per quella zona lì". Infine una battuta sul tanto chiacchierato Zielinski. "Sta male, oggi non si è allenato e quindi domani non dovrebbe essere convocato".

Qui Hellas Verona

  Difficile, a memoria d'uomo, ricordare una rivoluzione tanto capillare di una squadra di Serie A nel mese di gennaio: l'Hellas Verona, alle prese con problemi gravi sia dal punto di vista economico sia della classifica, ha evidentemente dato la precedenza ai primi, sacrificando quasi tutti i pezzi pregiati della rosa. Tra essi anche Cyril Ngonge, sbarcato proprio al Napoli ma destinato, almeno dall'inizio, a vivere dalla panchina il primo appuntamento da fresco ex. Marco Baroni, privo del solo Alessandro Berardi e nonostante i tanti cambiamenti, tra l'altro non necessariamente negativi alla luce della posizione in graduatoria in cui versa ormai da mesi la sua squadra, ha le idee abbastanza chiare per il 4-2-3-1 da schierare al Maradona per andare a caccia dell'impresa. Tra i pali ci sarà Lorenzo Montipò, uno dei superstiti della rivoluzione di gennaio, protetto da Jackson Tchatchoua, Giangiacomo Magnani, Pawel Dawidowicz e Juan David Cabal, a loro volta schermati da Suat Serdar e Ondrej Duda. L'unica punta sarà Tijjani Noslin, innescato da Elayis Tavsan (favorito su Darko Lazovic per debuttare così in maglia gialloblù), Tomas Suslov e Michael Folorunsho, in prestito proprio dal Napoli.

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