Ciclismo, la Ineos Grenadiers a caccia di nuovi sponsor
Periodo complicato per la squadra britannica, che dopo l'addio di Pidcock per le Classiche si affiderà a Ganna, con Bernal e Rodriguez votati ai Grandi Giri

La Ineos Grenadiers (Ansa)
Roma, 19 gennaio 2025 - Prima la crisi dei risultati e poi quella economica: l'ex Team Sky, oggi Ineos Grenadiers, non sta vivendo il suo periodo più florido e per tornare ai vecchi fasti, oltre a qualche intuizione fortunata di ciclomercato, potrebbe servire linfa fresca. Parola del ceo John Allert.
I dettagli
Sono lontantissimi gli anni dei 7 successi al Tour de France tra il 2012 e il 2019 nonostante in teoria di anni non ne siano passati così tanti, ma da allora è successo davvero di tutto: compreso il declino della stella Egan Bernal, mai più tornato ai suoi livelli dopo il terribile incidente in allenamento di gennaio 2022. In contemporanea alla parabola discendente del colombiano, che tuttora è la punta di diamante per i Grandi Giri insieme al punto interrogativo Carlos Rodriguez, nel ciclismo si affacciavano i nuovi fenomeni Primoz Roglic, Remco Evenepoel, Mathieu Van Der Poel, Wout Van Aert, Jonas Vingegaard e soprattutto Tadej Pogacar, un lotto destinato a spartirsi quasi per intero la torta delle principali corse nel calendario World Tour, quella categoria da difendere a ogni costo. Nel vero senso della parola. "Resteremo nel World Tour anche nel triennio dal 2026 al 2028 perché abbiamo la fortuna di avere un patron molto appassionato e coinvolto nel progetto. Vogliamo però anche provare a stare al passo delle altre squadre e per questo stiamo valutando l'inserimento di un secondo sponsor": queste le parole di Allert in una conferenza stampa virtuale che lasciano intendere nel prossimo futuro un pesante scossone a livello societario. Curiosamente, ben prima del ceo si erano espressi a riguardo corridori del presente e soprattutto del passato della Ineos Grenadiers: da Tom Pidcock a Ethan Hayter, oggi rispettivamente al Q36.5 Pro Cycling Team e alla Soudal Quick-Step, che prima di migrare altrove avevano confermato l'esistenza, se non addirittura l'esigenza, di tanti cambiamenti in seno a una ex super potenza che nel 2025 si aggrapperà a Filippo Ganna. L'idea è quella di provare ad aprire la stagione con un risultato eclatante alla Milano-Sanremo, per poi tentare l'assalto anche alla Parigi-Roubaix, due corse nelle quali il piemontese come miglior score ha ottenuto rispettivamente un secondo e un sesto posto, entrambi nel 2023. Lo stesso Top Ganna, alla soglia dei 29 anni, a questo 2025 chiede conferme e approfondimenti sulle sue reali qualità nelle Classiche, che potrebbero diventare la ciliegina sulla torta di una carriera già eccellente e ricca di allori in pista e a cronometro. Ironia del destino, l'ex Team Sky, l'emblema di una precisione quasi robotica che non incontrava il plauso unanime nel mondo del ciclismo (per usare un eufemismo), oggi dipende dalla fantasia, dall'estro e dalle incognite di uomini come Ganna, Bernal e Rodriguez. Poi c'è la situazione economica, oggi ancora più aleatoria.
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